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Da secoli, Sutri viene attraversata dalla Via Francigena, anticamente chiamata via Francesca o Romea, una delle più importanti vie di comunicazione europee in epoca medievale che conduceva da Canterbury a Roma. Un percorso complessivo di 1600 km che veniva battuto ogni giorno da centinaia di viaggiatori e che fu tracciato, tappa dopo tappa, dall’arcivescovo Sigerico che nel 960 d.C. si recava a Roma per far visita al Papa. Nel suo diario annotò tutte le città incontrate nel lungo viaggio di ritorno, offrendo testimonianza della rotta. La Via Francigena è la storia e la strada dei pellegrini e del loro cammino di purificazione che non poneva differenze.  Dal ricco al povero, dal mercante al cavaliere, dall’uomo di chiesa al popolano. Si percorrevano circa 20 km al giorno, principalmente a piedi, i più fortunati a dorso di mulo, i potenti o i re a cavallo. Il pellegrino era facilmente riconoscibile per gli indumenti e gli accessori indossati: una tunica lunga fino ai polpacci che consentisse movimenti agili, un mantello pesante per contrastare le rigide temperature invernali e un cappello a tese larghe  per ripararsi dal sole o dalla pioggia. Per aiutarsi lungo il cammino si utilizzava un bastone (simbolo del sostegno derivante dalla fede) e nel tascapane (simbolo della carità cristiana) veniva conservata la “credenziale” documento che certificava la natura religiosa del viaggio. Lungo il tragitto si incontravano le taverne o le osterie per trascorrere la notte su un po’ di paglia e mangiare un pasto frugale ma,  soprattutto, gli ospedali.

LA VIA FRANCIGENA

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